Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

Una medaglia molto più che "speciale"

di Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 24 APRILE 2013

L’ostinazione della mia ragazza “speciale” l’ha portata a conseguire il suo agognato titolo.

Dopo vari terzi posti nel Kumite (combattimenti) negli anni, un secondo posto solo due settimane fa, finalmente ieri è arrivato il primo posto. Che meraviglia, perché parliamo di campionati regionali della sua categoria.

Immensa è stata la sua gioia, certamente anche la nostra. Pensare che è partita con difficoltà gigantesche per raggiungere alti livelli nel karate, in un campionato regionale dove i giudici non sanno niente di questo scricciolo di ragazza e della sua disabilità.

Lo sport è un grande “strumento” che aiuta a crescere, a socializzare, a fortificarsi.

Ieri prima dell’esibizione i ragazzi hanno aspettato alcune ore a bordo pedana perché si comincia dalle cinture più basse. I ragazzi della nostra palestra erano tutti insieme, si allenavano e si davano consigli, era bello vederli mentre si esercitavano e cercavano di farsi coraggio l’uno con l’altro.

Siamo partiti alle sette del mattino per essere a Tortolì alle 8,30, questo viaggio è stato ricompensato dall’ottimo risultato.

La medaglia è la realizzazione di un sogno, per lei il sogno più ambito.

Ieri non l’ha persa di vista un attimo, l’ha tolta solo durante il pranzo in ristorante (non si sa mai si sporcasse di sugo il nastrino tricolore), poi a casa, l’ha appesa, in modo che svegliandosi la vedesse subito.

Le brillavano gli occhi mentre mi informava che di diritto ora dovrebbe andare ai campionati nazionali.

Stava pensando al dopo, a quando dovrà dare gli esami per la cintura nera.

Caspita, ma chi avrebbe pensato che potesse arrivare a tanto sportivamente?

Quando nonna Sira ieri le diceva, vai avanti che sei brava, lei ha risposto: “ Mai pensato di smettere nonnina”.

Continua a dirmi: “Marisa (mi chiama così) ma lo immaginavi che arrivassi prima?”

“Lo speravo”…rispondo.

Ora comunque arrivano i problemi seri al di là delle gare nazionali e l’esame per la cintura nera.

Bisognerà comprare un mobile per appendere medaglie e coppe.

Bisogna organizzarsi sul serio!